Biografia

 

ARTE

Bruno Dioguardi, nato a Bologna nel 1965, inizia da autodidatta fin dalla giovanissima età a sperimentare le diverse tecniche pittoriche.

Olio, acrilico, acquerello diventano il gioco, la via di accesso alle sue visioni interiori che prendono forma e svelano il proprio mondo.

Nei primi anni 90 si avvicina allo Yoga, l’antica disciplina indiana che apre a Bruno nuove potenzialità, lo rende più consapevole e più libero nella sua espressione pittorica, superando il pensiero comune di arte e stile.

Nello stesso periodo incontra i professori Nevio Bedeschi (pittore) e Giovanni Bellettini (scultore) che lo incoraggiano a proseguire nel suo percorso che continua ancora oggi.

Nel Febbraio 2001 Bedeschi scrive di lui:

“Anni fa, quando conobbi Bruno, in lui erano già molto evidenti la passione, la tenacia e il fervore nell’affrontare la ricerca pittorica. Questi requisiti sono ancora oggi patrimonio del suo processo operativo.

Bruno non accetta dipendenze per l’attività artistica, difficile quindi definire rapporti con il pubblico. Per poter “leggere” le sue opere è necessario osservarle attentamente, lasciarle “entrare dentro”, liberarsi da tutti i preconcetti di “tendenza”, essere umili, chiedere di quel silenzio che anima gli spazi scanditi dalla luce della sua ricerca, le ragioni del suo immaginario, solo così, si ritrovano quelle forme radicate nella nostra esistenza collettiva.

La sua opera è autentica quando ribadisce l’estraneità alle preoccupazioni politiche o ideologiche immediate, quando essa non può servire come giustificazione a nessun’altra attività se non a se stessa.

Una pittura affine e vicina al sacro, al “religioso”, al musicale.

Nella sua produzione appaiono improvvisi simboli, citazioni orientali, arcaici segni solari che Bruno cristallizza nelle tele come emblemi di misticismo contemplativo. Una meditazione purificatrice che libera dalla cronaca consumistica ed aiuta ad orientarci a nuovi modelli di comportamento esistenziale.”

 

MUSICA

Bruno Dioguardi si avvicina alla musica all’età di dieci anni studiando fisarmonica.

Dopo anni di esperienze come musicista nelle orchestre da ballo, si appassiona al mondo delle percussioni.

Studia in principio quelle afro-cubane, poi quelle thailandesi ed in seguito prosegue con le tabla indiane, dapprima in India, nella terra da cui queste hanno origine e poi in Italia.

Così come nell’arte anche nella musica Bruno è un curioso sperimentatore, sempre alla ricerca di sonorità e sfumature particolari incontra l’udu, rimanendone incantato tanto da conferirgli un posto di rilievo nel suo set di percussioni.

La musica è parte di Bruno, la conoscenza profonda del ritmo e delle sue dinamiche lo rende un eccellente ascoltatore, questo gli permette di dedicarsi ad attività concertistiche e progetti a volte molto diversi fra loro e di ampliare costantemente il suo panorama musicale.

Bruno può essere quindi definito un musicista a tutto tondo, in grado di spaziare senza difficoltà alcuna tra i molteplici generi.

Per questa sua innata versatilità viene spesso invitato a partecipare ad eventi, concerti e attività che vanno dalle più classiche registrazioni in studio alle più insolite sessioni di meditazione musico-guidata.